IL TEMPO DELLE CHIMERE
PROJECT
ARTISTI
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Joaquim Hildebrand
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Descrizione
Hildebrand si interessa particolarmente di ciò che è artificiale e degli interventi umani sul paesaggio e i suoi dintorni. Di conseguenza, l’ambiente urbano gioca sempre un ruolo rilevante nel suo lavoro. La sua attenzione non è rivolta a ciò che è spettacolare ma al quotidiano, il quale, nonostante la sua peculiarità, è spesso trascurato poiché ritenuto banale. Il lavoro di Hildebrand è incentrato sui luoghi pubblici e gli
spazi urbani o periferici in cui le persone vivono, lavorano, svolgono attività quotidiane o trascorrono il loro tempo libero. L’aspetto di questi luoghi e spazi è il risultato di decisioni collettive e individuali. Le persone plasmano il loro ambiente ma allo stesso tempo sono plasmate da esso. Osservando da vicino l’ambiente edificato, le strutture urbane, l’architettura e la sua relazione con la natura, si possono ottenere molte informazioni sulle persone e sulle società, anche senza prendere in considerazione gli esseri umani. Secondo Hildebrand, la fotografia è lo strumento perfetto per rendere visibili tali informazioni. Anche se documentare non è il suo intento principale, Hildebrand non allestisce le sue fotografie, bensì lavora con ciò che trova, come spiega lui stesso: “Il motivo è che le immagini che non vengono preparate sono radicate nella realtà di cui il fotografo faceva parte in quel momento. Per me, la sfida è quella di usare la mia percezione della realtà per creare immagini che vanno oltre la realtà stessa”. Il lavoro di Hildebrand si declina spesso in forma di strutture e costellazioni di oggetti o persone nello spazio. Per lui, gli oggetti e i motivi sono sempre materiale per la composizione delle proprie opere d’arte. Ritiene essenziale che le sue opere si comportino come immagini, cioè che in qualche modo attraggano lo spettatore, anche se sono svincolate dal concetto, dal contenuto e dal contesto. Il suo obiettivo non è quello di suscitare nello spettatore una reazione ben definita o di spingerlo in una particolare direzione. Hilde-brand vuole lasciare ampio spazio all’immaginazione e all’interpretazione. Nulla spiega meglio i suoi lavori più recenti Before meeting myself in presence of a shopping cart e Meeting myself in presence of a shopping cart, realizzati appositamente per la 59° Biennale di Venezia, anche se questa è la prima volta che si rivolge direttamente a sé stesso e alle proprie esperienze. Ciò che vediamo è un miraggio non programmato in cui l’artista si è imbattuto in una situazione onirica. Nonostante sia la rappresentazione di una realtà, questo lavoro è a suo modo magico, se inteso come percezione del carattere poetico, surreale e persino inquietante della banalità.
Joaquim Hildebrand